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Miele km0*

Aggiornamento: 22 dic

L’importanza delle api per l’ecosistema e l’economia



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Credits: WixMedia

di Andrea Maccarrone

Forse non tutti sanno quanto sono importanti le api per la nostra vita e quella del nostro ecosistema. Per molti sono solo piccoli insetti di cui liberarsi, ma le api sono vere e proprie “sentinelle ambientali” e forniscono circa il 70 % dell’impollinazione di tutte le specie vegetali sul pianeta, garantendo circa il 35 % della produzione alimentare mondiale. Si, avete capito bene, senza di loro parte del cibo di cui ci nutriamo non esisterebbe. Il valore economico dell’impollinazione è stimato in centinaia di miliardi di euro a livello globale.


Eppure oggi in Europa, molte specie di api sono a rischio di estinzione. Il lavoro degli apicultori, se fatto in maniera equa e rispettosa, può contribuire alla loro salvaguardia.


Apicoltura tradizionale


Nella mia terra – la Sicilia – il rispetto delle api e la produzione di miele hanno origini antiche.

Come mostrano le testimonianze rupestri di Pantalica e Custonaci, la raccolta del miele in Sicilia risale alle prime popolazioni autoctone: i Sicani (zona di Trapani) e i Siculi (zona di Siracusa). Da allora il “nettare degli dei” è rimasto centrale nella cucina locale, ma le tecniche di apicoltura sono cambiate? Vi sono problemi ambientali che ostacolano la vita delle api? Ci sono stati interventi per cercare di attenuare la situazione?


Fino al XIX secolo in tutto il mondo si praticava soprattutto l’apicoltura nomade: gli alveari venivano spostati su carri o barche (sul Po, come sul Nilo) per seguire le fioriture. La smielatura avveniva in strutture di fortuna (capanni, ruderi).


Innovazione e apicoltura di precisione


Oggi l’apicoltura stazionaria prevede alveari fissi entro un raggio di 23 km, limitando la quantità di nettare raccolto.

Negli ultimi decenni la tecnologia ha trasformato il settore per agevolare il lavoro, garantire un benessere maggiore delle api e per avere conoscenze in tempo reale di ciò che avviene nell'ambiente circostante. L’apicoltura 4.0 utilizza sensori di peso, temperatura, umidità e suoni all’interno dell’arnia, collegati a Decision Support System che inviano dati in tempo reale a piattaforme web. Questi strumenti permettono di monitorare lo stato delle colonie, ottimizzare gli interventi e ridurre i costi.


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Impatto climatico e idrico


L’aumento delle temperature e il cambiamento climatico minacciano le fioriture. A Zafferana Etnea, “capitale siciliana del miele” si produce il 15% del miele italiano e il 40% di quello siciliano, Qui il clima mite e la ricca flora (zagara, castagno, ginestra, ecc.) senza contaminazioni chimiche date da coltivazioni intensive , favoriscono mieli monoflora di alta qualità, ma le ondate di calore e la scarsità d’acqua in alcune annate recenti hanno ridotto i raccolti del 75 % .(es. primavera 2023). In questi casi gli apicoltori devono integrare l’alimentazione delle api con zucchero o sciroppi, aumentando i costi e talvolta richiedendo un supporto esterno da apicoltori del Nord o esteri. Anche in Piemonte il calo di produzione è evidente: fino al 2011 si raccoglievano 25 kg ad alveare, oggi solo 15 kg, anche se il prezzo di vendita è inferiore a quello del 2011, e questo scoraggia molti apicoltori.


Fattori di rischio aggiuntivi

A livello globale, come in Sicilia, i rischi legati al cambio delle temperature hanno un impatto non solo sulla produzione del miele ma sulla vita stessa delle api, sottoposta a diverse minacce:


  • Pesticidi: neonicotinoidi e piretroidi compromettono la capacità cognitiva e la sopravvivenza delle api.


  • Patogeni: la varroa è una delle principali cause di mortalità.


  • Eventi sismici ed eruzioni: Zafferana, ad esempio, è stata colpita da terremoti e da eruzioni dell’Etna, alterando ulteriormente l’ecosistema locale.


  • Eventi climatici come alluvioni, siccità, gelate, inondazioni


  • Disboscamenti con mancanza di fonti di impollinazione


  • Inquinamento attraverso emissione di gas


  • Parassiti come la varroa




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Politiche e incentivi

La Regione Siciliana ha stanziato 1 378 957,09 € per il bando “Apicoltura 2026”, destinato a finanziare comunicazione, formazione, assistenza tecnica, acquisto di arnie, farmaci antivarroa e sensori di monitoraggio. L’associazione “Le città del miele” (fondata nel 2002) riunisce i principali produttori, tra cui Zafferana Etnea e Sortino.


Prospettive future

Per garantire la sostenibilità dell’apicoltura è necessario:

1. Incrementare l’uso di energie rinnovabili e ridurre lo spreco alimentare.

2. Promuovere trasporti sostenibili per ridurre le emissioni di CO₂.

3. Sviluppare ulteriormente l’apicoltura di precisione per ottimizzare le risorse.

4. Proteggere gli habitat naturali e limitare l’uso di pesticidi nocivi.

5. Ridurre sprechi alimentari e del consumo di carne.


Interventi internazionali e agenda 21

Il primo programma di azione per l’ambiente fu approvato nel 1973 a Stoccolma con sei stati UE aderenti; il Processo di Rio (1977‑1992) consolidò l’impegno ambientale, mentre l’Atto Unico (1986) e il Trattato di Maastricht (1992) resero chiara la necessità di politiche globali e iniziative locali, come le Agende 21 nate a Ferrara. L'iniziativa parte da un soggetto locale che convoca il forum, un'assemblea di tutti i portatori di interesse comune.

L’Agenzia europea dell’ambiente usa indicatori descrittivi, di performance, efficienza, politica e benessere per valutare ambiente, salute umana e biodiversità, fornendo dati oggettivi per decisioni informate.


L’Agenda 2030 fissa degli obiettivi come il punto 9 per promuovere un industrializzazione inclusiva e sostenibile, l'11 rafforza l'impegno per proteggere il patrimonio naturale, il 13 lotta contro il cambiamento climatico e il 15 effettua un ripristino degli ecosistemi. A Zafferana Etnea, conferenze comunali come quella del 19 Ottobre e iniziative scout con eventi di informazione e realizzazione di depliant valorizzano l’apicoltura locale e la tutela delle api.

E voi sapevate queste informazioni riguardo le api? Seguici per ulteriori novità interessanti.


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FONTI: 




Cresce il consumo di miele, l’apicoltura italiana raddoppia | Sana https://share.google/iA55sCYMI9lfACCv0 


Un’altra primavera di crisi: l’apicoltura italiana è a rischio https://share.google/wQRFiijzdIjB2fFIb

 

La storia dell’apicoltura italiana: un viaggio nelle tradizioni regionali


Per la UE il 10 maggio è l'Overshoot Day - Focus.it https://share.google/jVELSm0e3cd6jrIE0 


Intervista svolta a Zafferana all’ Apicoltore Sebastiano Grasso in via Fossazza 20 

Intervista svolta a Zafferana a Museo dell'apicoltore, via tenente scuderi Giuseppe 26c  

Intervista ad apicoltori svolta a Zafferana nel magazzino e laboratorio Solmielato di Filippo Leonardi in via Cancelliere 53 

Con l'aiuto e il progetto degli scout aiutati dal comune e dalla Proloco 


Foto di Andrea Maccarrone




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Le opinioni riportate negli articoli di questo blog non riflettono necessariamente le posizioni ufficali dell’UNICEF ma sono espressione libera dei e delle giovani Bloggers

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