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Insieme per la nostra Terra!

Aggiornamento: 28 apr


Hands raise a globe made from blue and green plastic, symbolizing environmental unity, set against a mountainous backdrop.
WIX Photo
di Aurora Pirri

Il 22 aprile, Giornata della Terra, ci fermiamo per ricordare che quest'ultima è la nostra unica casa, e che prendercene cura è un dovere, non un'opzione. Ma perché abbiamo bisogno di una ricorrenza per il nostro Pianeta? Perché il nostro Pianeta sta soffrendo, e questo non è solamente un mio pensiero, ma è dimostrato da dati scientifici.


Nel 2024, la Terra ha vissuto l’anno più caldo della storia e la temperatura media globale ha superato per la prima volta la soglia critica di +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Ciò significa che eventi estremi come uragani, alluvioni, incendi e siccità non sono più rari, ma sempre più frequenti e intensi.

Il cambiamento climatico non è una previsione futura: è una realtà attuale.

Già conosciamo le sue cause principali: le emissioni di CO2 provenienti dai trasporti, dalle industrie e dall’uso di combustibili fossili, la deforestazione oppure ancora i gas derivanti dagli allevamenti intensivi. A volte, però, dimentichiamo quanto questi fattori dipendano dal nostro stile di vita. Sono proprio le nostre abitudini quotidiane ad incidere maggiormente sul riscaldamento globale e a far sì che ci sia un degrado ambientale sempre maggiore. Ad esempio, l’inquinamento prodotto dai nostri consumi eccessivi causa ogni anno circa 7 milioni di morti premature nel mondo. Pensiamo, infatti, alle polveri sottili (PM2.5) che respiriamo nelle città e ai gravi danni che possono provocare alla nostra salute.


Un altro dato che dovrebbe farci riflettere riguarda la biodiversità. Secondo il WWF, infatti, dal 1970 ad oggi, le popolazioni di animali vertebrati selvatici sono diminuite in media del 68%. Questo è un segnale allarmante: ogni specie estinta o in via di estinzione è un pezzo di equilibrio che viene a mancare.


Le nostre azioni quotidiane hanno un peso enorme su questi numeri e fatti.

Di fronte a questo scenario, potremmo sentirci impotenti. Ma non è così. Esistono delle soluzioni.

Per me, la risposta più potente potrebbe essere quella di puntare sulle energie rinnovabili: solare, eolica, idroelettrica. Un'altra speranza concreta è data dall'economia verde. Secondo le Nazioni Unite, la transizione ecologica potrebbe creare fino a 14 milioni di nuovi posti di lavoro nel mondo entro il 2030.


Come ho già scritto nei paragrafi precedenti, il cambiamento non deve arrivare solo “dall’alto”, ma ognuno/a di noi può e deve fare la differenza, ogni giorno. Potremmo iniziare da azioni semplici ma impattanti. Nel mio quotidiano, ad esempio, cerco di ridurre l'uso di plastica monouso, spegnere le luci quando non mi servono, usare i mezzi pubblici o la bicicletta per andare a scuola, rispettare la flora e la fauna che mi circonda, e soprattutto cerco di parlare di ambiente. La mia speranza è proprio quella di riuscire ad informare e sensibilizzare le persone a me vicine, ma anche quelle lontane, sul tema in questione, anche attraverso questo mio articolo.


La Giornata della Terra non è solo una ricorrenza. È un richiamo alla responsabilità. La Terra ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno: aria, acqua, cibo, paesaggi, vita. Non possiamo continuare a prendere senza dare qualcosa in cambio.

Proteggere la Terra significa proteggere noi stessi/e, perché il momento per agire non è domani, ma ora.


Piccolo spoiler: il cambiamento inizia da noi!


Fonti:



Logo di U-report on the Move
Logo dei Sustainable Development Goals
Logo di U-report on the Move
united-nations-childrens-fund-unicef-vector-logo_edited.png

Le opinioni riportate negli articoli di questo blog non riflettono necessariamente le posizioni ufficali dell’UNICEF ma sono espressione libera dei e delle giovani Bloggers

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