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Vogliamo essere protagonisti della nostra storia.




"Future leaders" - così ci chiamano. Magari sbaglio, ma alcune volte ho la sensazione che ci stiano prendendo in giro.

Qualunque sia la verità, quello che so è che noi adolescenti, in questi 13 mesi abbiamo dimostrato la nostra capacità, la nostra forza, la nostra intelligenza e, soprattutto, la nostra voglia di vivere, di godere la vita e di essere felici. Ma ci siamo sentiti invisibili.


Forse pensate che non siamo ancora pronti per essere considerati all'altezza degli affari del paese, magari state pensando che siamo troppo immaturi per intervenire o dire la nostra sulle questioni che ci riguardano. Allora, se mi permettete di dirlo, vi sbagliate di grosso.

Non vi preoccupate, sbagliare non è un problema, quello che potrebbe essere un po’ più grave è la “negatività”. Nell’ultimo periodo finalmente si è cominciato a parlare di noi, gli adolescenti, la Generazione Z. Tante ricerche e studi cominciano ad evidenziare impatti pesanti sul benessere psicologico della nostra generazione. È vero, purtroppo tantissimi adolescenti stanno soffrendo molto.


Accettiamo il peso di tutto il tempo passato chiusi dentro casa, tutti quei mesi che abbiamo trascorso lontano dai nostri cari o fuori dalla porta di quell'edificio in cui eravamo abituati ad entrare quasi tutti i giorni, dove trovavamo i professori che ci insegnano come diventare “future leaders” e gli amici con cui crescere.

Vi perdoniamo per non aver capito prima quanto tutto questo ci avrebbe fatto male. Vi perdoniamo perché non si può imparare senza sbagliare e perché in fondo pensavate di farlo per il nostro bene. È giunta l’ora di dare un’altra possibilità a voi adulti, per ricostruire la nostra fiducia, la nostra confidenza e la vostra credibilità.


Quello che vogliamo dirvi è: la grande crisi che stiamo attraversando non impedisce a tanti adolescenti di essere attivi, propositivi e responsabili. Ora ascoltateci, perché abbiamo tante idee sul futuro che vogliamo, tante proposte e tante capacità. Non considerateci solo vittime passive di questa pandemia. Dateci valore!

Soprattutto ora, con la presentazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, vorremmo che la nostra voce venisse considerata, vorremmo essere i protagonisti della nostra storia. Se siamo i "Future leaders" - come amate dire - allora prendeteci in considerazione quando fate una legge che ci riguarda, chiamateci nelle sedi politiche in cui si decide come sarà la nostra vita e il nostro futuro.


Se lo farete e se sfrutterete bene questa seconda chance, potremo costruire una relazione più bella che mai.

Secondo la valenza filosofica del Kintsugi giapponese Riparare è una forma di terapia psicologica molto potente, poiché trasferiamo un possibile evento negativo della nostra vita sull’oggetto rotto. Una volta aggiustato, sarà come fossimo riusciti a sistemare una piccola parte di ciò che di negativo abbiamo patito. Kintsugi è una forma di resilienza, la capacità di rialzarsi dopo una caduta. Ecco, penso che diventeremmo tutti più forti e più uniti se potessimo applicare questa filosofia di Kintsugi alla nostra storia e se gli adulti capissero che hanno sbagliato a metterci da parte.




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