top of page

Una voce dal presente per costruire il futuro: i giovani della Mostra del Cinema premiano “The Voice of Hind Rajab”

La regista e l'attore principale di The voice of Hind Rajab premiati con il Leoncino d'Oro
La regista e l'attore principale di The voice of Hind Rajab premiati con il Leoncino d'Oro
di Annachiara Banzoli

È da poco calato il sipario sulla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, un’edizione che non resterà impressa solo per gli applausi e le sale gremite né per i look e gli scatti più iconici delle star internazionali ma lascerà un segno per i momenti in cui il cinema è uscito dallo schermo e ha attraversato la vita, per i momenti in cui artisti, giurati e partecipanti hanno osato alzare la voce per denunciare ciò che buona parte del mondo si ostina a non vedere e ad ignorare.


Tra le tante immagini e gli infiniti applausi impossibile dimenticare la sfilata sul red carpet in presentazione della pellicola “The Voice of Hind Rajab”.

La regista tunisina Kaouther Ben Hania, insieme al cast, ha portato con sé davanti agli obiettivi la foto di una bambina, Hind, le cui vere parole sono filo conduttore del film. Gesto semplice, monito silenzioso, per imporre a quanti osservavano di non voltarsi dall’altra parte.


Il film di Kaouther Ben Hania non è importante per la mostra del cinema solo per questo gesto, né per gli stimati 24 minuti di applausi ricevuti in sala, né per il Leone d’argento.

Ci sono due premi, minori per i giornali ma fondamentali per le coscienze, che “The voice of Hind Rajab” ha collezionato e che sono importanti perché ad assegnarli sono dei giovani: il Leoncino d’Oro Agiscuola e la Segnalazione Cinema for UNICEF.


La prima volta: il doppio premio di Kaouther Ben Hania


Il Leoncino d’Oro, istituito da Agiscuola nel 1989, e la Segnalazione Cinema for Unicef attiva dal 1980, sono assegnati dalla stessa giuria composta di ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia che condividono la passione per il Cinema e l’impegno per il sociale.

Il compito dei giovani giurati è segnalare nel primo caso quale tra i film in concorso è per loro migliore dal punto di vista cinematografico attraverso un’analisi critica, artistica e contenutistica, nel secondo premiare il film che meglio rappresenta la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.


Quest’anno è accaduto qualcosa di inedito: per la prima volta i due premi hanno coinciso, andando entrambi al film “The Voice of Hind Rajab”. Un segno chiaro della compattezza con cui i giovani giurati hanno voluto far sentire la propria voce, un messaggio importante da parte delle “nuove generazioni”.


The voice of Hind Rajab: voce delle coscienze


Qual è dunque il film che ha messo tutti d’accordo e che i giovani giurati hanno scelto all’unanimità? Kaouther Ben Hania, regista tunisina, ha portato a Venezia un’opera che intreccia documentario e narrazione, raccontando la storia di Hind Rajab. La bambina, che ha popolato nei mesi scorsi le pagine dei giornali, è stata vittima di un attacco israeliano mentre in macchina con la famiglia tentava di fuggire da Gaza. Rimasta l’unica viva in un abitacolo con i corpi martoriati dei suoi famigliari la piccola è stata ore al telefono con la Mezzaluna Rossa attendendo invano i soccorsi anch’essi bloccati da un’ulteriore attacco israeliano. Una vicenda reale raccontata attraverso le registrazioni di quella drammatica conversazione, un’orrore mai esplicitamente mostrato durante la pellicola ma percepito nell’aria, una voce inascoltata che non è solo quella di Hind ma quella di un intero popolo che grida aiuto. E i giovani giurati hanno scelto, con i propri mezzi, di rispondere a quel grido.

La consapevolezza dei giovani: voce dal presente per costruire il futuro


Ero lì, seduta accanto alla regista e in mezzo a quei giovani giurati quando alcuni di loro sono saliti per due volte sul palco consegnando il doppio premio e le motivazioni che li avevano spinti a quella scelta. Chi aveva parlato prima di loro li aveva definiti il futuro del cinema, o meglio il presente, perché è nel presente che si costruisce il futuro.


Le loro parole hanno però ricordato a tutti i presenti che i giovani non sono presente e futuro solo per il cinema, lo sono per il mondo intero.

Lo sono per la lucidità con cui osservano gli eventi, per la responsabilità che sentono addosso, per il coraggio che hanno quando, come in questa occasione, si alzano in piedi e parlano davanti a un mondo che li vorrebbe silenziosi.


Quando i venti ragazzi hanno letto il verdetto, i loro occhi raccontavano la gioia di chi sa di aver agito bene, di chi ha saputo scegliere ed è felice di quanto ha contribuito a costruire.

Nel loro sorriso non c’era esitazione ma la consapevolezza di aver fatto una scelta che li rappresentava.


La “parola ai giurati”: un messaggio che vale più di mille interviste


Mi sono avvicinata a quei giovani al termine della premiazione, ho parlato con loro e chiesto a quel gruppo eterogeneo se volessero lasciare un messaggio, condividere qualcosa che sembrava loro importante. Si sono guardati e poi assentendo hanno detto che non avrebbero potuto dire più di quanto già avevano scritto nella menzione e mi hanno consegnato il foglietto con la loro menzione, poi ne hanno parlato un po’ e mi hanno detto “Se puoi aggiungi questo, per noi è importante”.

Non ho voluto essere io ad aggiungerlo ma ho chiesto che fossero loro a scriverlo su quel foglio con la penna e così la menzione è stata davvero completa, il messaggio chiaro (in maiuscolo l’aggiunta)


Per aver saputo trasformare la straziante verità nella voce di una bambina, che si fa grido di dolore di ogni infanzia tradita, di ogni innocenza rubata e massacrata dall’abominio di questa guerra. Per averci costretto a guardare oltre lo schermo misurando in quel silenzio assordante il vero confine della nostra umanità e intimandoci di agire perché ogni giorno di silenzio è un giorno in più di sofferenza. Per queste ragioni la Segnalazione Cinema for UNICEF dell’ 82a mostra d’Arte Cinematografica di Venezia va a “The voice of Hind Rajab” di Kaouther Ben Hania. IN MEMORIA DEI 18 MILA BAMBINI DI GAZA! STOP AL GENOCIDIO!


E davanti a un gesto del genere nulla si può dire se non grazie a chi vive, osserva e analizza il presente con la consapevolezza che serve coraggio per costruire il futuro.


La motivazione dei giovani giurati per la Segnalazione                              Cinema for Unicef
La motivazione dei giovani giurati per la Segnalazione Cinema for Unicef

Logo di U-report on the Move
Logo dei Sustainable Development Goals
Logo di U-report on the Move
united-nations-childrens-fund-unicef-vector-logo_edited.png

Le opinioni riportate negli articoli di questo blog non riflettono necessariamente le posizioni ufficali dell’UNICEF ma sono espressione libera dei e delle giovani Bloggers

  • Instagram
  • Facebook
  • Twitter
  • YouTube
bottom of page