Ti sei mai chiesto cosa succede quando termina il ciclo vitale di un prodotto?
Bruciare i rifiuti ad alte temperature, o più comunemente l'incenerimento, è utilizzare i rifiuti, con due obiettivi: eliminarli e produrre energia con il calore prodotto dalla loro combustione. E' ancora uno dei metodi più utilizzati per lo smaltimento, pur essendo una pratica non sostenibile dal punto di vista ambientale.
E' vero che si produce energia, ma le caratteristiche peculiari di un inceneritore restano la combustione, con conseguente rilascio in atmosfera di inquinanti sottilissimi e dannosi alla salute.
Riciclare, invece, permette di risparmiare molto, infatti ricavare de zero i materiali è molto più dispendioso.
Nella produzione aziendale, le materie prime provengono direttamente dalle risorse naturali: si dovrebbe estrarre petrolio per produrre plastica e tagliare alberi per produrre carta di prima generazione, ma si può utilizzare la carta nella produzione di nuova carta, senza compromettere la qualità del prodotto finale. Perché anche l’energia risparmiata grazie all’utilizzo di materiali riciclati contribuisce al risparmio complessivo.
Dal report dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri arriva una buona notizia: il nostro Paese ha raggiunto l’obiettivo europeo sul riciclo della carta con 15 anni di anticipo: il traguardo dell’85% del tasso di riciclo, fissato per il 2035, è stato toccato già quest’anno. E, anzi, è stato superato del 2,35%!
Quando parliamo della raccolta differenziata tendiamo a ignorare come trattare i rifiuti elettronici. Essi sono preziosi come fonte di materie prime secondarie, ma anche tossici se smaltiti in modo improprio. Più del 75% dei rifiuti di prodotti elettrici finisce nelle discariche, dove il piombo e altre tossine al loro interno possono contaminare il terreno e l’acqua. Ciò può avere effetti gravemente nocivi sull'habitat naturale, la fauna selvatica e l'uomo.
In considerazione di ciò, l’Unione Europea (UE) ha sviluppato la direttiva RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) per garantire l’implementazione di sistemi per la raccolta, il trattamento e il riciclaggio di rifiuti elettronici.
Recentemente la Commissione europea ha redatto una proposta che punta alla diminuzione del cosiddetto digital waste provocato anche dai cavetti di ricarica degli smartphone, tablet, cuffie, speaker e console di videogiochi. Tutti i caricabatteria dovranno essere armonizzati con una porta USB-C uguale per tutti.
Uno dei colossi che si oppone a questa proposta è Apple, che non ha ancora deciso di passare alla porta USB-C per gli iPhone. Ma lo studente di ingegneria robotica, Ken Pillonel, ha modificato un iPhone X per sostituire il cavo Lighting e ora può ricaricare e trasferire dati senza problemi.
Dobbiamo considerare il fatto che la domanda guida l’offerta e il controllo della domanda può portare a un vero cambiamento.
Il pericolo del cambiamento climatico globale ci sta costringendo a prendere misure drastiche per rallentare e ridurre questo fenomeno.
La popolazione mondiale sta crescendo e le risorse naturali sulla terra sono limitate. Lo sforzo di ognuno di noi non comporta solo il riciclaggio di prodotti esistenti, ma anche l’acquisto di prodotti realizzati con materiali riciclati. Prima di tutto, però, è necessario consumare meno ed evitare gli acquisti non necessari. In tal modo si applicano i tre principi della sostenibilità : Riduci, Ricicla, Risparmia
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