Oggi, voglio cercare di far conoscere meglio la teen dating violence (TDV), ovvero la violenza di genere tra adolescenti. Spesso questa forma di violenza può essere indiretta, quindi difficile da riconoscere, e spesso avviene online, quando viene messa in atto attraverso le tecnologie digitali. Alla fine del testo ho voluto includere dei campanelli di allarme utili per riconoscerla e dei suggerimenti per prevenirla. L'importante è ricordarsi sempre che una relazione sana è basata sulla libertà personale e sul rispetto dei confini dell’altra persona!
Il fenomeno della violenza di genere nelle relazioni tra pari (in inglese, teen dating violence) è estremamente diffuso durante il periodo dell’adolescenza. Per TDV s’intende l'insieme di tutti quei comportamenti che vanno dall'abuso fisico e sessuale a forme di violenza psicologica ed emotiva, spesso difficile da riconoscere (anche per la poca esperienza riguardo le relazioni romantiche) perché caratterizzata da forme di violenza indiretta come controllo e possesso.
Secondo una nota e recente indagine sulla violenza di genere durante l'adolescenza, il 30% dei ragazzi adolescenti sostiene che la gelosia è un segno di amore. Inoltre, per il 43% dei ragazzi adolescenti, se davvero una ragazza non vuole avere un rapporto sessuale, il modo di sottrarsi lo può trovare. Un altro dato allarmante è che il 29% dei ragazzi adolescenti intervistati ritiene che le ragazze possano contribuire a provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire o di comportarsi, mentre il 24% pensa che, se una ragazza non dice espressamente “no”, vuol dire che dà il consenso ed è disponibile al rapporto sessuale. Infine, il 21%, sia ragazzi che ragazze, è molto o abbastanza d’accordo con il fatto che una ragazza, seppur sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcol, sia comunque in grado di acconsentire o meno ad avere un rapporto sessuale.
La violenza tra pari può anche essere messa in atto attraverso le tecnologie digitali, considerando che gli ambienti digitali espongono l* utenti ad abusi di potere, sessismo e discriminazioni, simili a/e della stessa gravità di quelli della vita di tutti i giorni, offline. Per questo si può parlare anche di online teen dating violence, per esempio quando l* propri* partner esige di aver accesso alle password dei social media dell’altra persona per controllare con chi si sta chattando o per decidere se accettare o meno le richieste di collegamento. Oppure quando si ricevono continue chiamate telefoniche per controllare dove ci si trova e con chi, o ancora quando c'è un'insistenza pressante riguardo la richiesta di foto intime. Tutti questi comportamenti sono forme di violenza che permettono di entrare nella vita dell’altra persona a 360 gradi, con l’obiettivo spesso di isolarla dalla propria comunità di riferimento. Purtroppo, in molti casi gli episodi e le dinamiche di violenza, in particolare psicologica, vengono confuse come dimostrazioni di amore.
Al contrario, una relazione sana è basata sull’amore per l’altra persona, sul rispetto degli spazi – propri e altrui - e soprattutto sulla libertà personale. Il concetto di libertà nelle relazioni è fondamentale, come la libertà di essere sé stess*, di decidere del proprio tempo, del proprio corpo e del proprio futuro. Nelle relazioni sane è normale poter dire liberamente 'NO' ai rapporti sessuali, sapere che le proprie opinioni contano e hanno lo stesso valore di quelle dell’altra persona, e non avere paura o ansia di dire quello che si pensa o si prova.
Per concludere, quindi, è importante ricordarsi che gelosia estrema, disonestà, toni aggressivi e atteggiamenti di controllo NON sono parte di una relazione sana, ma che al contrario l’amore deve far sentire FELICE e LIBER*, non triste ed in gabbia!
In caso di una situazione di violenza di genere, è utile ricordare che parlarne con una persona adulta di cui ci si fida può aiutare, oppure si può chiedere aiuto a:
1522: Numero Nazionale Antiviolenza e Antistalking, 24h/7
1 96 96: linea di ascolto del Telefono Azzurro per situazioni che coinvolgono persone sotto i 18 anni, anche solo per chiedere un consiglio, 24h/7
114: Emergenza Infanzia, 24h/7
Fonti:
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