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L'IA può avere un ruolo sociale?

Aggiornamento: 8 ore fa


bambina mano nella mano con un robot
WIX photo

di Emma Biolchini

I dati attuali indicano che il 14% della popolazione mondiale ha perso il lavoro a causa dell’intelligenza artificiale, un dato destinato a crescere. Un report del 2023 di Goldman Sachs suggerisce che i posti di lavoro persi a causa dell'IA potrebbero raggiungere i 300 milioni nei prossimi anni. Queste cifre hanno generato un'ondata di panico globale, coinvolgendo anche il nuovo Papa, che ha chiesto la creazione di un'Intelligenza Artificiale Sociale.

Essendo una giovane ragazza, mi domando quanto questo nuovo strumento influenzerà le nostre vite e se potrà contribuire alla risoluzione delle problematiche mondiali. 


Nato a Chicago e missionario in Perù, Robert Prevost ha scelto il nome Leone XIV con un significato preciso: Papa Leone XIII aveva dimostrato una profonda attenzione per la condizione dei lavoratori con l'enciclica ‘Rerum Novarum’, scritta nel 1891*. Prevost desidera quindi seguire l'esempio di Leone XIII, poiché oggi l'umanità sta affrontando una nuova rivoluzione industriale, questa volta legata all'uso dell'intelligenza artificiale.


Durante la sua prima riunione con i cardinali di tutto il mondo, il nuovo Papa ha indicato l’intelligenza artificiale come la questione più cruciale che l’umanità sta affrontando attualmente. Pur essendo una delle maggiori fonti di progresso per l’uomo, l’intelligenza artificiale solleva anche gravi problemi riguardanti la protezione della dignità umana, oltre che l’equità e la giustizia nel lavoro.


Mi sorge spontanea la domanda: in che misura l'IA sta compromettendo la dignità dei/lle lavoratori/rici? Quali vantaggi può offrire alla nostra società?


Secondo il World Economic Forum - The Future of Jobs Report 2020, entro il 2025 circa 85 milioni di posti di lavoro saranno sostituiti dall’intelligenza artificiale, ma ne verranno creati 97 milioni. Un dato che da un lato è spaventoso e dall'altro intrigante: mentre alcune professioni (come impiegati amministrativi, addetti alla produzione industriale o consulenti finanziari di base) saranno completamente o parzialmente rimpiazzate dall’intelligenza artificiale, quest'ultima darà vita a nuove categorie di lavori, come l’ingegnere dell’IA o l'analista di sicurezza informatica. Un presagio sia terrificante che interessante, che ci spinge a riflettere su quanto il mercato del lavoro cambierà nei prossimi anni e, di conseguenza, sui requisiti richiesti. 


D'altra parte, dobbiamo anche domandarci in che modo una risorsa così potente possa effettivamente contribuire alla creazione di un'intelligenza artificiale sociale (che, sebbene possa sembrare un ossimoro, non lo è) capace di fornire un aiuto concreto all'umanità. Attualmente, ci sono tre ambiti principali in cui l'IA può esserci di supporto. 


Campo medico-sanitario


L'intelligenza artificiale ha trasformato l'interpretazione delle immagini diagnostiche come radiografie, risonanze magnetiche e tomografie computerizzate. Gli algoritmi sono in grado di analizzare queste immagini con una precisione straordinaria, supportando i radiologi nella diagnosi e nella rilevazione precoce delle malattie. L'IA può anche avere un ruolo significativo nella scoperta di nuove molecole per farmaci, analizzando grandi set di dati per identificare potenziali candidati farmacologici e prevederne l'efficacia. Infine, la chirurgia assistita da robot unisce l'IA alla robotica per migliorare la precisione chirurgica e ridurre l'invasività. 


Cambiamento climatico


L'IA può contribuire al miglioramento delle previsioni meteorologiche attraverso l'analisi di grandi quantità di dati provenienti da satelliti, sensori, stazioni meteorologiche, modelli climatici e dati storici. Per quanto riguarda la mitigazione, invece, l'intelligenza artificiale potrebbe essere fondamentale per stimare le emissioni di gas serra, un aspetto decisamente cruciale.


Povertà


Attualmente, alcune applicazioni dotate di intelligenza artificiale stanno contribuendo alla lotta contro la povertà, che è il primo obiettivo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Un esempio è PlantVillage Nuru, un’applicazione basata sull’IA sviluppata dai ricercatori della Penn State University, progettata per assistere i piccoli agricoltori nella diagnosi delle malattie delle colture in Kenya. Gli agricoltori possono utilizzare la fotocamera dello smartphone per scattare foto delle loro colture, e l’app, tramite algoritmi di machine learning, è capace di identificare possibili malattie e suggerire i trattamenti più adeguati. Questa tecnologia permette agli agricoltori di incrementare la produttività. Il progetto è stato esteso anche ad altri paesi africani, come Tanzania e Ruanda, dimostrando come l’IA possa responsabilizzare gli agricoltori, rafforzare la sicurezza alimentare e contribuire alla riduzione della povertà in Africa.


Quali conclusioni possiamo trarre?


Possiamo affermare che l'intelligenza artificiale rappresenta la faccia della stessa medaglia, in grado di portarci sia vantaggi che svantaggi. Spetta a noi scegliere come sfruttarla. Ciò che è indiscutibile è che possiamo e dobbiamo utilizzare questo nuovo strumento in molti settori sociali per affrontare problemi che attualmente richiedono soluzioni rapide e radicali.


*In quel periodo, la produzione meccanizzata aveva certamente generato ricchezza e aumentato la produttività, ma aveva anche provocato la perdita di lavoro per milioni di persone. Le condizioni lavorative erano insalubri e pericolose, e i lavoratori ricevevano salari miseri per ore di lavoro lunghe ed estenuanti.



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