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Aiuto, non capisco !


Quante volte ci siamo ritrovati in classe a pensare "perché non ci capisco niente?".


Non riusciamo a seguire la lezione, incolpando noi stessi per la nostra distrazione.


La voglia di studiare cala di pari passo con la nostra motivazione.

I nostri insegnanti incuranti della situazione, continuano la loro lezione mentre noi siamo ancora lì a pensare di non essere "fatti per la scuola".


Spesso ciò porta alcuni a mollare.


E' solo colpa della pigrizia e della mancanza di voglia di studiare, se alcuni hano lasciato la scuola ?





Non esattamente, è questione anche di didattica (La didattica è la teoria e la pratica dell'insegnare).


Molti insegnanti usano la didattica trasmissiva; in poche parole è la tipica lezione con l'insegnante davanti e tu passivo seduto ad ascoltare.


Con questo metodo siamo visti come spugne che dovrebbero assorbire le conoscenze trasferite.


La didattica trasmissiva ed esercitativa non è sufficiente, tralascia i diversi tipi di intelligenza e non prende in considerazione il fatto che abbiamo acquisite alcune conoscenze prima o durante il nostro percorso scolastico.


L'attuale pandemia ci ha costretti a sperimentare la DAD (DIDATTICA A DISTANZA) che sfortunatamente incrementa questa sensazione di disagio e incomprensione in molti studenti sopratutto per quelli con BES (bisogni educativi speciali).



Esiste un saggio detto che recita "Un bambino non ­è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere."


La scuola dovrebbe:

  • Essere Inclusiva tenere in considerazione le caratteristiche peculiari di ogni alunno usando metodologie (didattica: metacognitiva, capovolta, inclusiva ) e strategie adatte (lezioni inclusive, lavoro sul metodo di studio individuale). Questo permetterà a tutti gli studenti di sentirsi integrati e parte dell’ambiente scolastico.

  • Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale.

  • Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo per gli insegnati per migliorare il loro metodo didattico.

  • Incoraggiare l’apprendimento collaborativo e favorire le attività di gruppo.


Queste sfide sono state trascurate e con l'attuale pandemia forse dimenticate. Dovremmo agire per rimetterle al cuore della didattica.






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