Quante volte ci siamo ritrovati in classe a pensare "perché non ci capisco niente?".
Non riusciamo a seguire la lezione, incolpando noi stessi per la nostra distrazione.
La voglia di studiare cala di pari passo con la nostra motivazione.
I nostri insegnanti incuranti della situazione, continuano la loro lezione mentre noi siamo ancora lì a pensare di non essere "fatti per la scuola".
Spesso ciò porta alcuni a mollare.
E' solo colpa della pigrizia e della mancanza di voglia di studiare, se alcuni hano lasciato la scuola ?
Non esattamente, è questione anche di didattica (La didattica è la teoria e la pratica dell'insegnare).
Molti insegnanti usano la didattica trasmissiva; in poche parole è la tipica lezione con l'insegnante davanti e tu passivo seduto ad ascoltare.
Con questo metodo siamo visti come spugne che dovrebbero assorbire le conoscenze trasferite.
La didattica trasmissiva ed esercitativa non è sufficiente, tralascia i diversi tipi di intelligenza e non prende in considerazione il fatto che abbiamo acquisite alcune conoscenze prima o durante il nostro percorso scolastico.
L'attuale pandemia ci ha costretti a sperimentare la DAD (DIDATTICA A DISTANZA) che sfortunatamente incrementa questa sensazione di disagio e incomprensione in molti studenti sopratutto per quelli con BES (bisogni educativi speciali).
Esiste un saggio detto che recita "Un bambino non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere."
La scuola dovrebbe:
Essere Inclusiva tenere in considerazione le caratteristiche peculiari di ogni alunno usando metodologie (didattica: metacognitiva, capovolta, inclusiva ) e strategie adatte (lezioni inclusive, lavoro sul metodo di studio individuale). Questo permetterà a tutti gli studenti di sentirsi integrati e parte dell’ambiente scolastico.
Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale.
Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo per gli insegnati per migliorare il loro metodo didattico.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo e favorire le attività di gruppo.
Queste sfide sono state trascurate e con l'attuale pandemia forse dimenticate. Dovremmo agire per rimetterle al cuore della didattica.
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