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A che punto siamo con la parità di genere?

Aggiornamento: 29 ott


| di Francesca Frecentese


Uno degli argomenti che mi sta più a cuore, in quanto giovane donna, è quello della parità di genere. Ne parlo quotidianamente con i miei amici e la mia famiglia, dunque perché non farlo anche qui con voi?

Recentemente è stato pubblicato dall’OCSE il rapporto annuale sull’istruzione ed ho rivolto particolare attenzione ai dati del mio Paese.


A che punto siamo in Italia?


Si legge quanto segue: “In Italia, solo il 36% delle giovani donne senza un'istruzione secondaria superiore è impiegato, mentre questa quota è del 72% per i giovani uomini”. Considerando che le donne impiegate risultano la metà rispetto agli uomini con lo stesso livello di istruzione, i dati in questione appaiono allarmanti. Andando avanti nella lettura del report, facendo riferimento all’istruzione terziaria*, sembra che la gender equality sia stata pressoché raggiunta. I dati, infatti, mostrano che “il 73% delle giovani donne con un'istruzione terziaria e il 75% dei loro coetanei maschi sono impiegati”. Tuttavia, il conseguimento dell'istruzione terziaria non aiuta a ridurre il divario retributivo di genere presente in Italia: emerge che le giovani donne con un'istruzione terziaria guadagnano in media il 58% dello stipendio dei loro coetanei maschi, che -sottolinea l’OCSE- è il più grande divario di guadagno di genere nei Paesi oggetto di analisi. Inoltre, viene riportato che “le giovani donne con un'istruzione secondaria superiore o post-secondaria non terziaria guadagnano l'85% dei loro coetanei maschi”. 


Nonostante negli anni siano stati fatti passi in avanti, è chiaro dunque che il gender gap continua ad essere una problematica critica del nostro Paese. Se da un lato alcuni dati circa il divario percentuale di impiego possono essere giustificati da ragioni culturali e sociali delle donne stesse, non possiamo parlare ugualmente del divario salariale che intercorre tra uomini e donne con lo stesso percorso formativo.

Le ragioni di quest’ultimo sono da collocare in un quadro più ampio la cui cornice è quella della discriminazione di genere, che inizia sin da bambine. Per attuare un vero cambio culturale, infatti, la discriminazione di genere deve essere affrontata alle origini, e non solo negli esiti. Soprattutto oggi, in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine, voglio sottolineare la necessità di cominciare a lavorare proprio dalla giovane età per scardinare questa disuguaglianza.

Occorre quindi prestare attenzione agli esponenti della classe dirigente che fanno della gender equality una missione personale e non un semplice slogan.


Informiamo chi ci circonda e svegliamo le coscienze! 



*Che cos'é l'Istruzione terziaria? Per Istruzione Terziaria si intendono tutti i corsi di studio a cui puoi accedere dopo il conseguimento del Diploma di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) o del Diploma di Istruzione Secondaria di Secondo grado liceale, tecnico o professionale. 



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